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Il nostro gagliardetto

Nel nostro GAGLIARDETTO, opera del compianto socio PierPaolo Pessina, sono trasfigurati in vivaci colori i principali monumenti della città

Il nostro gagliardetto: Immagine

Lettura del gagliardetto

di Irene Bottero

   Il gagliardetto è un esempio di equilibrio e fantasia: opera ordinata e composta della mano felice di un architetto, capace di mettere in rilievo con estro ed eleganza sagome di diversa fattura.

  

   In un rettangolo, in cui trionfano le calde e avvolgenti tonalità del giallo ocra e del rosso mattonato barocco piemontese, sono stati avvicinati e stretti come in un abbraccio, i simboli architettonici e storici della città.

   La disposizione dei monumenti segue fedelmente la loro ubicazione sul territorio in salita, per cui dal basso spicca la struttura liberty del sontuoso Teatro Politeama, a salire la chiesa parrocchiale di S. Andrea, poi ancora più in alto, come vuole la giusta ubicazione territoriale, il gioiello barocco della chiesa di Santa Chiara; sullo stesso piano l’ondulato palazzo del Comune, e ancora il trionfante Palazzo Mathis, la splendente torre di Palazzo Traversa, l’elegante facciata della chiesa SS. Trinità (Battuti Bianchi) sino ad arrivare sulla cima della collina dove troneggia e domina la singolare sagoma tondeggiante della Zizzola.


   Pessina ha posizionato gli edifici seguendo allo stesso tempo l’armonia paesaggistica e la costituzione naturale del patrimonio: in primo piano gli edifici più bassi; in secondo ordine due strutture di diverso colore, la cui tonalità varia dall’azzurro a un fresco verdolino; nella terza sezione fanno a gara in altezza le svettanti guglie del sacro cupolotto delle Clarisse e nella sezione aurea il campanile dei Battuti Bianchi, sino ad arrivare al vertice piramidale della torretta sulla originale Zizzola.


   Rigorose finestrelle rettangolari, nere e verdi, regalano all’occhio un felice contrasto con le più morbide e sinuose forme ad arco a tutto sesto di vetrate e ingressi.


   Fa da sfondo un cielo sereno, lievemente maculato da nuvole bianche.

In alto a sinistra lo stemma della ruota del Rotary risplende come un sole sulla bellezza dei monumenti secenteschi, capaci di stupire, raccontare e accogliere.

Il nostro gagliardetto: Testo

Un ricordo di Pierpaolo al Liceo Classico Gandino di Bra

 Era molto intelligente e tenace nello studio, raggiungeva risultati brillanti in ogni materia, perché   possedeva  robusto metodo di studio, ottime capacità di analisi, intuizione e sensibilità sia di fronte ad un  problema di matematica sia  nell'interpretazione dei testi classici.

Nella scuola severa e selettiva di quegli anni gli encomi e i riconoscimenti al merito erano rari:  Pierpaolo nell'anno scolastico 1958/59 venne premiato, insieme ad altri due studenti, con un viaggio di 15 giorni  promosso dal Ministero; visitò il Belgio, l'Olanda ed il Lussemburgo con un gruppo di giovani selezionati da varie scuole d'Italia.

 Era una delle prime volte che i liceali braidesi si staccavano da una città  ancora sonnolenta, lasciando  l'ombra delle nostre chiese e delle nostre colline, per mete lontane.

E di Pierpaolo non posso dimenticare il simpatico e ironico sorriso su quei severi banchi: era capace di  sostenere il peso degli impegni scolastici con brillante leggerezza, grazie alla vivacità della sua mente e alle sue indubbie doti umane.

                                                                     Margherita Testa, compagna di classe nel quinquennio liceale

Il nostro gagliardetto: Testo
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